11 giugno…FESTA DELLE SCUOLE!!@Z.A.M.

from 16.30—->gara di writing
from 19.30——>grigliata autogestita
from 21.30——->GRUPPI LIVE DALLE SCUOLE:
SOUL JUICE (https://www.facebook.com/souljuicemilano)
B-TALES
PLUNK EXTEND (https://www.facebook.com/plunkextend)
PENCIL CAKES (https://www.facebook.com/pages/Pencil-Cakes/131568660203001)
SWAN
MARRY PRANKERS
BLACK OUT
CARLITO E LE FURIE LIRICHE
The DD and The gogo

from 24——>dj set & acqua party!

Per l’11 giugno abbiamo pensato di fare una festa dei collettivi delle scuole, ma non solo.
Abbiamo pensato che questa giornata oltre ad essere una giornata di svago e divertimento, dovrà essere anche un momento di aggregazione, socialità e informazione all’interno di uno spazio Autogestito.
La giornata dell’11 sarà caratterizzata dall’esibizione dei gruppi dei collettivi delle varie scuole, competizioni di writer, partite di calcetto e chi più ne ha ne metta!
Inoltre saranno fatti interventi inerenti su cosa sta succedendo a Milano riguardo gli spazi sociali, spazi di cui noi giovani abbiamo bisogno per esprimerci e creare aggregazione.
Pertanto invitiamo tutti i collettivi o chiunque abbia voglia di partecipare a presentarsi con uno striscione, una maglietta fatta in casa, o qualsiasi tipo di idea inerente ai temi del REFERENDUM del 12/13 giugno 2011!
Per questo motivo abbiamo pensato che fosse anche un modo per creare informazione, impegando la fantasia, soprattutto per quanto riguarda il referendum che stanno cercando di farci boicottare in tutti i modi.

VI ASPETTIAMO OGNI LUNEDI, DA QUA ALL’11 GIUGNO, A ZAM H. 16.30 PER COSTRUIRE INSIEME QUESTA GIORNATA!

LA LOTTA NON SI FERMA, CONTINUIAMO A PRODURRE CONFLITTO!

RETE STUDENTI MILANO   http://retestudenti.noblogs.org/

@ ZAM, VIA OLGIATI 12, BARONA
MM2 Famagosta
Bus 95, 74, 47 Tram 2,

http://zam2011.tk/

PER INFO :3317391434.

 

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GENERALIZZIAMO LO SCIOPERO :RIPRENDIAMOCI TUTTO 
Oggi 6 maggio, giornata di sciopero generale, gli studenti di Milano e provincia, si sono ritrovati in p.zza Cairoli, in solidarietà ai lavoratori e in continuità con le lotte dell’autunno. Nonostante la conclusione dell’anno scolastico e il tetto delle 50 assenze, siamo stati capaci di mantenere alto il livello di mobilitazione, garantendo la partecipazione di almeno un migliaio di studenti. Durante il corteo, conclusosi in piazza Duomo, sono state sanzionate diverse banche, simbolo della crisi economica.
Volevamo che la data di oggi rappresentasse il culmine del percorso che abbiamo iniziato a costruire da inizio anno, percorso durante il quale abbiamo a lungo richiesto uno sciopero generale capace di incidere realmente sulle politiche sociali ed economiche del governo.
Per questo motivo abbiamo partecipato attivamente alla costruzione di questa giornata, nonostante non sia stata indette secondo le modalità sperate. Da ciò deriva la scelta di caratterizzare la nostra mobilitazione scegliendo di lanciare un concentramento studentesco per differenziarci dal corteo sindacale. Tuttavia sentiamo che le nostre lotte, quella degli studenti e quella dei lavoratori, non sono separabili. Sappiamo che l’attacco ai diritti degli studenti e dei lavoratori rientrano in un unico progetto di distruzione del welfare e privatizzazione dei beni comuni.
Ci siamo opposti, durante l’autunno, alla trasformazione dei consigli d’istituto e di facoltà in consigli d’amministrazione. Oggi sappiamo che privatizzazione dell’istruzione e flessibilità nel mondo del lavoro sono elementi inscindibili di uno stesso progetto economico, teso ad affidare alla discrezione di pochi imprenditori ed azionisti la gestione dei beni comuni. È questo il progetto che ha determinato uno stato di precarietà esistenziale per i lavoratori di oggi e quelli di domani. Contro il futuro di incertezza e precarietà che ci stanno costruendo attorno abbiamo portato in piazza le nostra alternative, le nostre rivendicazioni per una scuola pubblica e accessibile (a prescindere dal reddito) per una nuova forma di istruzione e di produzione, per la ripubblicizzazione dei servizi e dei beni comuni, per un futuro che ci consenta di mettere a frutto la nostra formazione e realizzare le nostre aspettative. Lo sciopero generale, per come l’abbiamo richiesto e per come l’abbiamo realizzato non sarà la conclusione delle nostre mobilitazioni, ma il punto da cui partire per riprenderci il presente e costruire il nostro futuro.

Milano, 6 Maggio 2011
Rete Studenti Milano e

Laboratorio di Partecipazione Studentesca

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25 APRILE 2011 A MILANO||PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE IN CORVETTO||L’ANTIFASCISMO TORNA NELLE PIAZZE||

http://poq.noblogs.org/files/2011/04/POQ2011_poster_low.jpg

L’ANTIFASCISMO IN PIAZZA
PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE
25 APRILE 2011
MILANO—VIA DEI CINQUECENTO ang VIA SAN DIONIGI—MM3 CORVETTO

…Dalle 19@Presentano Rita Pelusio e Alessandra Faiella

||||EVENTO GRATUITO||||SI ESIBIRANNO SUL PALCO:

EUGENIO FINARDI-INOKI-BEBO STORTI-RENATO SARTI-NORELAX-RICKY
GIANCO-ZIBBA-MCK-DIEGO PARASSOLE-GENTESTRANA POSSE-ORCHESTRA MULTIETNICA
FURASTE’-ALBERTO PATRUCCO-GIUBBONSKI-FIORE MERAVIGLIOSO

Interventi:
NoExpo|25Aprile Anticarcerario|Mayday2011|Haidi Giuliani,Genova 2011|Corvetto Rossa|Rosa Piro e Ass.Dax16Marzo2003|Migranti e protagonisti della lotta sulla gru a Brescia|Il Partigiano Sergio Ricaldone|Naga|Comitato di quartiere Salomone|

Mostre:
Lotta per la Casa di Corvetto Rossa|Il Disagio abitativo a Milano del Sicet|Le leggi razziali di Anpi Zona 8|Le lotte di quartiere del Comitato di quartiere Salomone|Case Bianche all’Amianto del Comitato Feltrinelli di Rogoredo

Video:
Anime di Strada MCK Corvetto|L’Italia non è un Paese Fascista|Viva Dax Libero e Ribelle|L’odio e la Mediazione sociale|Rivoluzione enigmistica

Laboratorio di Tappi e Biglie per bambin*
Banchetti Informativi e AutoProduzioni

Anche quest’anno saremo alla periferia della città per festeggiare il 25 aprile e la voglia di liberazione dal fascismo. Il quartiere Corvetto, nella sua varia composizione e nelle sue grandi doti espressive, partecipa con noi a questa ricorrenza, che vuole essere un momento non solo di aggregazione e condivisione degli spazi urbani, ma anche di rivendicazione e attualizzazione della lotta partigiana contro ogni forma di prevaricazione del potere e sottomissione delle masse.
La Milano di oggi, preda delle speculazioni edilizie, della produzione e delle destre istituzionali e non, ha un cuore popolare che batte nei quartieri periferici, dove la gente vive quotidianamente il malessere della casa, del lavoro, della vita sociale: ed è in questi quartieri che le realtà neofasciste e xenofobe, dalla Lega agli hammerskins, cercano di insediarsi col loro bagaglio di ideologie totalitarie, nazionalistiche e populiste.
La risposta che vogliamo dare, tutti assieme, è una partecipazione popolare ed autorganizzata ad un momento in cui si ribadiscono ideali di libertà, solidarietà e internazionalismo, ovvero antifascismo, nella consapevolezza che sia, oltre che possibile, anche necessario unire le forze per ricacciare nelle fogne certe presenze e dare uno stimolo alla potenziale capacità di comunicazione e autodeterminazione della gente. Anche quest’anno ci prenderemo uno spazio pubblico in via san Dionigi
(ang. via dei Cinquecento) dove andremo a proporre la kermesse di artisti che siamo riusciti a mettere assieme, gli interventi politici, le mostre, i banchetti, ecc, il tutto in autofinanziamento e con attenzione verso possibili tentativi di propagande elettorali.
Inutile dire che abbiamo bisogno di tutte le forze che si possono mettere in campo, dalla logistica alla tecnica, dalla comunicativa alla pura manovalanza.
Siete tutti invitati.

AMA LA MUSICA ★ ODIA IL FASCISMO

RETE ANTIFASCISTA
Partigiani in ogni Quartiere

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”A NEW WIND IS BLOWING’ 2.0”: SERATA STUDENTESCA + DJ SET@SABATO 16 APRILE A ZAM

Dopo il grande successo iniziale, vi riproponiamo la fantastica serata studentesca che lo scorso mese ha riunito le migliori band di studenti di Milano e numerosissimi studenti che, rifiutando gli stereotipi che la società impone, si sono riuniti per passare insieme una serata all’insegna del divertimento e della bella musica… Completamente organizzata e portata avanti da loro! 

Sabato 16 aprile la cosa si ripeterà! E per il pre…zzo di sostegno di 3 euro, potrete godervi sia la straordinaria musica delle band studentesche (alcune già conosciute, altre totalmente nuove) che, subito dopo, la divertentissima serata con DJ set gestita da solo noi studenti!

Perché a Milano sta soffiando un vento nuovo… E siete voi ad alimentarlo e farne parte!
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GRUPPI CHE SI ESIBIRANNO:

– Soul Juice (Agnesi)
– Frozen Flames (Manzoni)
– Wish You Were Beer (Einstein)
– Elefunky (Tenca)
– Crash Test (Manzoni)
– Black Out (Tenca)
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SABATO 16 APRILE 2011, DALLE ORE 21.00
@ZONA AUTONOMA MILANO (VIA OLGIATI 12)
INGRESSO A 3 EURO
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Come raggiungere il posto:

– Dalla metro di Corvetto – Famagosta: Autobus 95 in direzione LOTTO, fino a Piazza Ohm.
– Dalla metro di Duomo – Porta Genova: Tram 2 in direzione NEGRELLI, fino a Via Lodovico il Moro / Quintillino.
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Durante la serata potrete sostenerci anche acquistano la maglietta (8 euro) o la felpa (17 euro) del Centro Sociale ZAM (Zona Autonoma Milano).

VI ASPETTIAMO NUMEROSI PER UN’ALTRA FANTASTICA SERATA!
ABBIAMO INIZIATO PER NON FERMARCI.

RETE STUDENTI MILANO

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STUDENTI IN PIAZZA CONTRO I TAGLI ALL’ISTRUZIONE E L’ATTACCO ALLA SCUOLA PUBBLICA DELLE ISTITUZIONI LOCALI !! VERSO LO SCIOPERO GENERALE E GENERALIZZATO DEL 6 MAGGIO!!

Dopo l’autunno caldo appena trascorso, che ha visto riempire le piazze di tutta Italia da migliaia di studenti per rivendicare un’istruzione di quali…tà accessibile a tutt* e un futuro che non si basi unicamente su precarietà e sfruttamento, nella giornata del 25 Marzo siamo scesi di nuovo nelle vie di Milano per ribadire che, fin quando non vedremo cessato l’attacco alla scuola pubblica ormai compromessa da una serie di riforme che l’hanno completamente svenduta e dequalificata, noi continueremo ad essere nelle piazze per ribadire la nostra totale contrarietà a questo stato di cose. Abbiamo voluto puntare il dito contro le istituzioni locali, dalla Regione al Comune passando per la Provincia, colpevoli di una serie di attacchi duri e costanti nei confronti degli istituti pubblici milanesi: dai finanziamenti alle scuole private(con un utilizzo sfrontatamente spregiudicato dei fondi a favore di quest’ultime), alla chiusura delle scuole civiche serali, passando per la situazione degli stabili scolastici, che definire spesso fatiscenti è dire poco. Abbiamo voluto ribadire come il nostro percorso non debba essere letto come un qualcosa di staccato dalle altre vertenze che hanno infiammato il paese dall’autunno, ma come un segmento che insieme a tanti altri si configuri come una forte rivendicazione di diritti e democrazia. Teniamo quindi a rilanciare la giornata del 6 Maggio, andando oltre lo sciopero tardivo e limitato di 4 ore indetto dalla cgil, per costruire assieme a tutti quei soggetti che hanno e stanno animando le varie lotte un passaggio fondamentale nel rafforzamento e nella ricomposizione delle lotte stesse.

Concluso il corteo abbiamo “fatto un salto” al consolato americano, un piccolo blitz per non dimenticare la guerra iniziata da alcuni giorni in un paese, la Libia, che sempre di più si sta configurando come terra di conquista per “i potenti d’Occidente”, che vedono nella legittima rivolta di un popolo che rivendica libertà, diritti e democrazia, la scusante per poter intervenire ampliando i propri introiti sulle spalle di chi lotta per costruirsi un futuro diverso e sicuramente migliore della situazione attuale.

E’ SOLO L’INIZIO DI UNA PRIMAVERA CHE SI PREANNUNCIA INCANDESCENTE!!

RIPRENDIAMOCI TUTTO!! VERSO LO SCIOPERO GENERALE E GENERALIZZATO DEL 6 MAGGIO!!!

Rete Studenti Milano-Laboratorio di partecipazione studentesca-Assemblea dei Collettvi

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RIPRENDIAMOCI TUTTO!MILANO SCENDE IN PIAZZA IL 25 MARZO!

RIPRENDIAMOCI TUTTO!

VENERDI 25 MARZO MILANO@ORE 9.30 LARGO CAIROLI

VERSO LO SCIOPERO GENERALE

Sono passati più di due anni dall’ Onda, il movimento studentesco è cresciuto affrontando i continui attacchi all’ istruzione.

Le politiche nazionali e locali rivolte alla formazione si sono concentrate verso la dequalificazione della scuola pubblica, proponendo come paradigma vincente quella privata. In Lombardia Formigoni, presidente della Regione, attiva una politica connotata su questa linea, attraverso il metodo della dote scuola con finanziamenti alle scuole private che raggiungono il 91% dei finanziamenti totali destinati al diritto allo studio; Podestà,presidente della provincia, gestisce in modo totalmente inadeguato i fondi per le strutture scolastiche che cadono a pezzi. La Moratti continua con la chiusura dei civici licei, creando attraverso denunce e criminalizzazioni un clima di repressione insostenibile. Per questo stiamo costruendo una campagna mirata alla riappropiazione dei fondi e dei diritti calpestati fino ad oggi. In quest’autunno gli studenti sono stati elemento di rottura nel contesto generale. Partendo dalle mobilitazioni del 17 Novembre, il movimento studentesco ha costruito il suo consenso affermandosi come motore delle lotte sociali. Dalle riforme della scuola abbiamo allargato la nostra analisi ad altri ambiti più complessi come il mondo del lavoro, immigrazione e beni comuni anche loro sotto attacco. Ci siamo resi conto che le politiche del governo seguono le tendenze europee e globali che propongono il loro attacco sociale per massimizzare il profitto. Il 14 Dicembre è stato emblematico del livello raggiunto dal movimento studentesco che ha espresso la rabbia sociale, non solo degli studenti ma di tutti  i soggetti che sono sotto attacco ogni giorno e che pagano il prezzo della crisi. Nei mesi successivi siamo stati protagonisti di altre mobilitazioni che ci hanno portato fino al 28 Gennaio dove  studenti e lavoratori hanno superato dinamiche d’appartenenza e si sono uniti nella lotta per creare le basi verso un conflitto sociale reale. Questo percorso è stato sentito non come un qualcosa che sarebbe dovuto finire quel giorno ma che avrebbe dovuto avere un evoluzione. Per questo il 25 gli studenti scendono in piazza uniti verso lo sciopero generale, che arriva troppo tardi e non nelle modalità da noi sperate. Il rischio è che si trasformi in una giornata vuota e fine a sé stessa che non porti un attacco reale alle politiche e alla produzione di questo paese. Per questo crediamo sia necessario avviare un processo di costruzione che ponga le premesse per uno sciopero generale reale. In un momento in cui i giovani si ribellano non solo in Europa, ma anche in Maghreb dove sono al centro delle rivoluzioni.

CONTINUIAMO A PRODURRE CONFLITTO

LA RABBIA NON SI SPEGNE

RIPRENDIAMOCI TUTTO!

Rete Studenti Milano, Assemblea dei Collettivi, Laboratorio di Partecipazione Studentesca

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Verso il Corteo del 25 Marzo a Milano e lo Sciopero Generale!

Comunicato degli studenti di Milano sul 12 marzo, verso il corteo del 25 e lo sciopero generale!

Siamo le studentesse e gli studenti milanesi del movimento che quest’autunno ha scosso l’Italia, invadendo ogni piazza del paese e raggiungendo i mezzi di comunicazione di ogni parte del mondo. Siamo gli studenti del movimento che si è opposto e continua a opporsi alla privatizzazione dei beni comuni, alla mercificazione dei saperi, alla volontà di piegare ogni aspetto dell’esistenza alla logica del profitto. Siamo gli studenti che hanno lottato e lottano per il futuro, per le possibilità di progresso sociale, e di sviluppo sostenibile. Per il futuro dei giovani che non vedono nessun’altra forma di occupazione se non precaria, per il presente degli operai e di tutti i lavoratori che si vedono sottrarre, sotto ricatto, i posti di lavoro e i diritti inalienabili di tutti i lavoratori.
Crediamo di aver perseguito, nel nostro agire, un’idea e un progetto reale di alternativa alle politiche liberiste e autoritarie, proprie non solo dell’attuale governo italiano, ma di una tendenza generalizzata assoggettata agli interessi dell’economia globale.
Abbiamo sempre rivendicato, e rivendichiamo tutt’ora, la nostra autonomia e indipendenza dalle dinamiche di palazzo, e su queste basi abbiamo costruito la nostra alternativa di scuola e di società, nelle pratiche, nei metodi, nelle idee, nel modo di concepire noi stessi e gli altri.
Per questo motivo non aderiamo alla manifestazione del 12 Marzo, che riteniamo un vano tentativo , da parte di forze politiche ormai incapaci di costruire un proprio percorso di opposizione, di cavalcare il consenso che siamo riusciti a costruire attorno al movimento studentesco e alle tematiche riguardanti la scuola pubblica.
Non condividiamo una mobilitazione senza piattaforma, promossa da soggetti politici che non si sono mai opposti al processo di demolizione della scuola pubblica, da esponenti di centro destra e centro sinistra che hanno condiviso e sostenuto i tagli alle scuole statali a favore delle private.
Non abbiamo bisogno dell’ennesima dichiarazione estemporanea di un premier in decadenza per invocare una piazza e una sollevazione di popolo. Il nostro impegno parte dalle scuole che ci cadono addosso ogni giorno, dalle difficoltà per un numero sempre maggiore di studenti di accedere ai livelli più alti di istruzione, dalle aspettative occupazionali sempre più ristrette, dai ricatti dei padroni e dagli attacchi ai diritti fondamentali degli studenti, dei lavoratori e di ogni individuo.
Tuttavia crediamo sia fondamentale rialzare i toni delle nostre mobilitazioni, per evitare il reflusso che segue ad ogni grande movimento ed, anzi, consolidando il nostro ruolo nelle dinamiche di mobilitazione globale, in ogni ambito della società. Per questo motivo siamo scesi in piazza con i metalmeccanici della Fiom, il 28 gennaio, e per questo motivo saremo di nuovo in agitazione il 25 marzo. Vogliamo che la mentalità dell’opposizione propositiva e dell’alternativa reale investa le coscienze dell’intera popolazione, e che tutti gli studenti di ogni ordine e grado siano attivamente partecipi del processo di costruzione di una scuola realmente formativa e accessibile senza limitazioni di base economica. Continuiamo a costruire l’AltraRiforma dal basso, dalle scuole che già la stanno applicando, dall’approvazione del primo Statuto delle studentesse e degli studenti in stage all’alberghiero Berghese di Genova, continuiamo a rivendicare un welfare di cittadinanza e un fondo nazionale per il diritto allo studio.
La nostra azione non si limita agli ambiti prettamente scolastici, ma rientra in un percorso di riflessione e analisi su tematiche generali di rapporti economici e produttivi. Sappiamo che i provvedimenti che hanno colpito l’istruzione e la ricerca non sono atti isolati, ma rientrano in un programma complessivo di privatizzazione dei beni comuni e riduzione sempre più drastica dei diritti fondamentali. In tal senso abbiamo già avviato, assieme a tutte le forze sociali in mobilitazione, un ampio percorso di costruzione e preparazione allo sciopero generale del 6 maggio, da noi studenti invocato a lungo durante le mobilitazioni dell’autunno e dei mesi successivi.
Abbiamo portato e porteremo in piazza e ai sordi luoghi della politica l’urlo generazionale di chi vive nelle scuole. Il tema non è, quindi, se gli studenti si mobiliteranno il 12 Marzo, ma se il 12 Marzo la scuola pubblica sarà oggetto di difesa costituzionale o sarà, come noi crediamo, un feticcio, un’ulteriore chiave per parlare di quanto la figura personale di Berlusconi sia in grado di governare o meno. Gli studenti continueranno in autonomia la propria mobilitazione nelle prossime settimane nella speranza che si parli di scuola e di formazione, non con la retorica e la strumentalità del momento e sfruttando le uscite indegne di Berlusconi, ma con un’idea chiara su come si vuole costruire una scuola pubblica di tutti e per tutti su cui bisogna aprire un vero dibattito pubblico e politico nel Paese.

Laboratorio di Partecipazione Studentesca
Rete Studenti Milano
Assemblea dei collettivi

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SOLIDALI E COMPLICI CON I POPOLI IN LOTTA@RSM CONTRO IL MASSACRO IN LIBIA!

La Libia brucia, ed il paese crolla nel caos: tra morte e torture, gran parte del popolo libico, sull’onda dell’attuale protesta che ha colpito i paesi del Nord Africa e non solo, ha finalmente deciso di opporsi alla politica autoritaria e violenta del tiranno Gheddafi, che dopo la gloria e l’approvazione ottenute dopo il colpo di stato del ’69, che portò alla fine della monarchia in Libia, oggi in preda alla sete di potere si mostra disposto a combattere una guerra con il suo stesso paese pur di conservare la massima carica nella dittatura da lui costruita.
Dittatura, questa, che giovava a non pochi: dalle imprese straniere che subito, sfruttando la delocalizzazione ed i bassi salari, hanno trasferito i propri investimenti in Libia, al governo reazionario italiano che, contando tanto sulle note violazioni dei diritti umani nel paese del colonnello quanto nella sua stretta amicizia con il premier Silvio Berlusconi, ha costruito un ‘‘trattato di amicizia’’ che si reggeva, tra gli altri, su due punti fondamentali: la consegna di armi dall’Italia, ed il trattenimento (con mezzi più o meno convenzionali) di emigranti disperati e rifugiati politici nel continente africano.


Scoppiata la crisi, la loro risposta, pur non stando al passo dei tempi, è arrivata: dopo la denuncia quasi forzata di Berlusconi al suo già stretto amico con cui stringeva patti e passeggiava per Roma, senza evitare comunque imbarazzanti incidenti diplomatici (come l’invito di convertirsi all’islam rivolto dal tiranno a tutta l’Europa), anche le imprese si sono mosse, ritirando i propri dipendenti dallo stato dittatoriale che sfruttavano per fare affari. Oltre che con la tirannia, infatti, Gheddafi ha costruito il suo impero finanziario grazie anche allo stretto rapporto con imprese straniere ed italiane: da Finmeccanica a Tamoil, da Unicredit a ENI, che sono state dirette collaboratrici nella costruzione della macchina da guerra del tiranno che oggi sta mietendo centinaia, forse migliaia di vite.
Come studenti milanesi abbiamo deciso di colpire al cuore di una di queste imprese, che oggi si lavano la coscienza con l’auto-discolpa, nascoste nell’ombra dalla gravità degli eventi che hanno contribuito a creare: abbiamo scelto come obiettivo la sede dell’ENI, Ente Nazionale Idrocarburi, a San Donato, in parte posseduta da Gheddafi e responsabile della produzione e della distribuzione dell’energia elettrica a livello nazionale e non.

Arrivati alla sede, abbiamo appeso uno striscione che ricordava la vergogna del coinvolgimento italiano nella carneficina libica (‘‘L’Italia fuori dalla Libia. Le morti innocenti non sono un contratto: stato complice) ed eseguito delle scritte di denuncia contro una delle finanziatrici del dittatore (‘‘RSM contro il massacro libico’’ e ‘‘Gheddafi assassino, ENI complice’’). Durante l’azione una compagna è stata fermata dai servi in divisa che difendevano il palazzo e portata alla caserma di San Donato, dov è stata trattenuta per circa 4 ore e poi rilasciata.
Con quest’azione si è voluto dare un messaggio chiaro: il sangue delle vittime che queste aziende, come anche questi governanti, hanno contribuito a far scorrere non si cancella con semplici scuse tardive o, peggio ancora, con il nascondimento del loro rapporto con gli artefici di questo massacro. Con quest’azione abbiamo ribadito che, per quanto cerchino di tenere l’opinione pubblica all’oscuro della loro colpevolezza noi, studenti, ci porteremo sempre in prima linea per rivelarla e portare una reale opposizione tanto agli assassini quanto ai loro complici. Con quest’azione abbiamo voluto rendere un briciolo di giustizia al popolo libico, egiziani, tunisino, e a tutti i popoli per il mondo che, dopo anni di repressione, stanno lottando per far soffiare il nuovo vento della rivoluzione e della libertà, in cui poniamo tutte le nostre speranze e aspettative di un futuro migliore per loro e per tutti. 

Rete Studenti Milano

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Basta Sgomberi! Solidarietà alle compagne e ai compagni della Stamperia

Non possiamo che esprimere la nostra solidarietà verso i compagni e le compagne della Stamperia Occupata, sgomberata ieri dalle forze del disordine che hanno prontamente provveduto a liberare una città da un ulteriore spazio sociale. Questa non è che parte di un processo che si intende continuare, mirando e minacciando tutti gli spazi sociali, comprese le arterie storiche del movimento milanese, come il Cox18 e lo Spa Leoncavallo.

In quanto neo responsabili di un centro sociale (la Zona Autonoma Milano, che abbiamo occupato il mese scorso con altre realtà politiche), capiamo perfettamente cosa voglia dire perdere un luogo carico di vita e dedizione, dove promuovere iniziative culturali, mediatiche e politiche che le istituzioni autoritarie e corrotte temono e fanno di tutto per ostacolare.

Pertanto, invitiamo tutte e tutti ad aggiornarsi sull’attuale condizione dei centri sociali milanesi, patrimonio e diritto di tutti, e a difenderli contro qualsiasi tentativo di sgombero e cancellazione.

Mentre aumenta la vostra repressione, esplode la nostra decisione.

Solidarietà alla Stamperia Occupata!

Rete Studenti Milano


							
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UN 13 FEBBRAIO DI LOTTA!

Nella giornata del 13 febbraio, molte delle più importanti piazze d’Italia sono state il teatro di una lotta che appartiene a tutti e ha coinvolto tutti: quella della dignità femminile e dei diritti dei cittadini.

Oltre un milione, infatti, sono state le adesioni alle manifestazioni lanciate dal comitato ‘’Se non ora quando?’’, che hanno visto scendere in piazza le più diverse categorie sociali: dagli studenti ai pensionati, dai precari agli operai, il messaggio bipartisan che riguarda la difesa dell’immagine delle donne e del nostro paese è stato scandito a gran voce da tutta la popolazione che da tempo si sente indignata ed offesa da una classe politica razzista, omofoba e autoritaria.

Classe politica, inoltre, che non ha perso l’occasione di lasciare ulteriori dichiarazioni vergognose nell’album dei ricordi. Prima fra tutte quella della vecchia conoscenza, il ministro Mariastella Gelmini, secondo il quale quella di oggi sarebbe dovuta essere una manifestazione seguita da ‘‘ solo poche radical chic che manifestano per fini politici e per strumentalizzare le donne’’.

Se da una parte capiamo l’ovvia reazione di chi, mosso dalla paura di perdere la poltrona, non è più in grado di risvegliarsi e di tornare alla realtà, dall’altra ci sentiamo obbligati a controbattere, però sulla base di fatti reali, che in questi giorni una sola manifestazione ha visto pochi radical chic, tra l’altro pagati, a scandire slogan vuoti e sostenere una causa persa. Parliamo, ovviamente, del misero presidio di quaranta persone al di fuori del tribunale di Milano in sostegno a Silvio Berlusconi, che è stato la dimostrazione concreta dell’incubo a occhi aperti da cui la destra istituzionale sta cercando di fuggire: la maggioranza non esiste più, né dentro né fuori dal parlamento, e la fine della dittatura berlusconiana è sempre più vicina.

E se nel resto del mondo, anche se con metodi e conseguenze diverse, i cittadini stanno prendendo coscienza delle proprie capacità e della propria forza di fronte alle dittature tremanti e isolate, con oggi abbiamo dimostrato di non fare eccezione in Italia.

E come studenti, dobbiamo prepararci a diventare la spinta principale di quest’ondata di speranza che sta travolgendo tutto e tutti, per affrontare con più forze possibili la riconquista di un posto nella società dei baroni e nel corso del nostro futuro.

Che questo, quindi, possa essere il vero inizio del percorso che porterà alla presa di coscienza contro il berlusconismo e la destra autoritaria e alla ripresa dei nostri diritti.

RETE STUDENTI MILANO
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