RIPRENDIAMOCI TUTTO!MILANO SCENDE IN PIAZZA IL 25 MARZO!

RIPRENDIAMOCI TUTTO!

VENERDI 25 MARZO MILANO@ORE 9.30 LARGO CAIROLI

VERSO LO SCIOPERO GENERALE

Sono passati più di due anni dall’ Onda, il movimento studentesco è cresciuto affrontando i continui attacchi all’ istruzione.

Le politiche nazionali e locali rivolte alla formazione si sono concentrate verso la dequalificazione della scuola pubblica, proponendo come paradigma vincente quella privata. In Lombardia Formigoni, presidente della Regione, attiva una politica connotata su questa linea, attraverso il metodo della dote scuola con finanziamenti alle scuole private che raggiungono il 91% dei finanziamenti totali destinati al diritto allo studio; Podestà,presidente della provincia, gestisce in modo totalmente inadeguato i fondi per le strutture scolastiche che cadono a pezzi. La Moratti continua con la chiusura dei civici licei, creando attraverso denunce e criminalizzazioni un clima di repressione insostenibile. Per questo stiamo costruendo una campagna mirata alla riappropiazione dei fondi e dei diritti calpestati fino ad oggi. In quest’autunno gli studenti sono stati elemento di rottura nel contesto generale. Partendo dalle mobilitazioni del 17 Novembre, il movimento studentesco ha costruito il suo consenso affermandosi come motore delle lotte sociali. Dalle riforme della scuola abbiamo allargato la nostra analisi ad altri ambiti più complessi come il mondo del lavoro, immigrazione e beni comuni anche loro sotto attacco. Ci siamo resi conto che le politiche del governo seguono le tendenze europee e globali che propongono il loro attacco sociale per massimizzare il profitto. Il 14 Dicembre è stato emblematico del livello raggiunto dal movimento studentesco che ha espresso la rabbia sociale, non solo degli studenti ma di tutti  i soggetti che sono sotto attacco ogni giorno e che pagano il prezzo della crisi. Nei mesi successivi siamo stati protagonisti di altre mobilitazioni che ci hanno portato fino al 28 Gennaio dove  studenti e lavoratori hanno superato dinamiche d’appartenenza e si sono uniti nella lotta per creare le basi verso un conflitto sociale reale. Questo percorso è stato sentito non come un qualcosa che sarebbe dovuto finire quel giorno ma che avrebbe dovuto avere un evoluzione. Per questo il 25 gli studenti scendono in piazza uniti verso lo sciopero generale, che arriva troppo tardi e non nelle modalità da noi sperate. Il rischio è che si trasformi in una giornata vuota e fine a sé stessa che non porti un attacco reale alle politiche e alla produzione di questo paese. Per questo crediamo sia necessario avviare un processo di costruzione che ponga le premesse per uno sciopero generale reale. In un momento in cui i giovani si ribellano non solo in Europa, ma anche in Maghreb dove sono al centro delle rivoluzioni.

CONTINUIAMO A PRODURRE CONFLITTO

LA RABBIA NON SI SPEGNE

RIPRENDIAMOCI TUTTO!

Rete Studenti Milano, Assemblea dei Collettivi, Laboratorio di Partecipazione Studentesca

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