CONFLITTO ED AUTORGANIZZAZIONE VERSO LO SCIOPERO@RETE STUDENTI MILANO IN AZIONE!

DOCUMENTO ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI STUDENTI MEDI

23/10/2010

Studenti di Milano, Torino, Bologna, Modena, Brescia e Pavia

CONFLITTO ED AUTORGANIZZAZIONE VERSO LO SCIOPERO

Nel terzo anno della crisi globale, ci troviamo nuovamente davanti a continui attacchi su tutti i fronti: dalla distruzione del mondo dell’istruzione fino alla destrutturazione delle politiche riguardanti il mondo del lavoro. Il tentativo di frammentare e dividere le lotte ha ricalcato la logica di lasciarci soli davanti alle mille problematiche dell’esistenza che affrontiamo tutti i giorni: dalla casa agli spazi sociali, fino al reddito e al diritto allo studio. Queste politiche sono il sintomo di una chiara volontà da parte del governo, della confindustria e dei relativi servi sul piano partitico e sindacale (Bonanni e tutta quella parte della sinistra ammaliata dalle parole di Marchionne…) di imporre la totale precarietà all’interno della nostra vita. Di fronte all’incertezza del nostro futuro, e quindi alla necessità di portare avanti un movimento che non si fermi allo studentismo fine a se stesso, che si ponga nell’ottica di ricomporre le lotte, la nostra risposta deve articolarsi come sempre dal basso, attraverso l’autorganizzazione, tracciando una precisa linea politica che porti al conseguimento e alla difesa dei diritti di tutti. . In questo senso il linguaggio della nostra lotta deve essere oggi più che mai quello del conflitto e della generalizzazione dello sciopero, linguaggio che esplicita un disagio reale aggravato non solo dal netto peggioramento della qualità della vita all’interno della scuola ma anche dalla precarizzazione e dalle continue minacce a tutti gli ambiti del nostro futuro. Rilanciamo quindi il conflitto sociale richiedendo uno sciopero generale. Abbiamo individuato nel 17 Novembre un appuntamento fondamentale che possa dare un contributo verso uno sciopero che sia in grado di superare la settorialità delle lotte.

IL 17 NOVEMBRE BLOCCHIAMO IL PAESE

IL NOSTRO FUTUTRO E’ QUI E COMINCIA ADESSO

MILANO LARGO CAIROLI@ORE 9:00

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CONFLITTO E AUTORGANIZZAZIONE, PER UNO SCIOPERO GENERALE CHE SAPPIA SUPERARE LE CATEGORIE E L’ETA’

Il nostro tempo è qui e comincia adesso!

CONFLITTO E AUTORGANIZZAZIONE, PER UNO SCIOPERO GENERALE CHE SAPPIA SUPERARE LE CATEGORIE E L’ETA’.

Come rete studenti milano, il 23 Ottobre abbiamo lanciato la nostra prima assemblea nazionale all’interno del percorso ZAM (zona autonoma milano) che, come espresso piu volte durante la tre giorni, molto presto andrà a liberare uno spazio in maniera definitiva nella nostra città.

Dall’assemblea siamo usciti davvero entusiasti e carichi. Molte le realtà e gli studenti che da tutta italia sono venuti all’assemblea con spirito propositivo.

Ci siamo ragazzi. questo è il momento per non abbassare la guardia e per continuare da dove avevamo lasciato.

Siamo usciti da una tre giorni carica di iniziative e incontri, di discussioni e scambi di idee che altro non aspettano che essere condivise.

L’assemblea nazionale si è conclusa con diversi punti di incontro sull’ analisi e nelle pratiche.

Una buona e solida base da cui partire per bloccare questa riforma, rimandarla al mittente e diventare protagonisti del nostro futuro.

Nelle discussioni e anche nelle chiacchere informali abbiamo trovato lo stesso spirito e la stessa voglia di metterci in gioco e di sognare un futuro migliore per la nostra scuola, per la nostra città e per il nostro paese.

L’atmosfera dell’assemblea e di quei giorni, riprende in pieno lo spirito e la determinazione che abbiamo sentito il 16 ottobre a roma, e all’assemblea nazionale del giorno dopo alla Sapienza.

Vogliamo mettere al centro della lotta, la nostra vita, i nostri problemi di tutti i giorni, il nostro futuro: NON SIAMO PIU’ SOLI.

Riniziamo quindi dal 17 Novembre, giornata europea del diritto allo studio, con un corteo di massa, grande colorato e deteminato a bloccare questa riforma, e verso lo sciopero generale.

Invitiamo tutti, collettivi, associazioni studentesche, genitori, insegnanti, precari, ricercatori, diversamente strutturati e universitari a moltiplicare iniziative verso il 17 e oltre.

ore 9,00 largo cairoli mercoledi 17 novembre corteo

PER RIPRENDERCI IL FUTURO,SUPERIAMO LO STUDENTISMO E LA SETTORIALITA’ DELLE LOTTE,TUTTI UNITI CONTRO CHI CI VORREBBE A TESTA BASSA.

RETE STUDENTI MILANO

Entro domani uscirà un documento condiviso a livello nazionale dalle altre città che hanno condiviso con noi lo spirito e la grinta contro la riforma e contro le ingiustizie di questo paese.


							
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Zam Racaille@Buona la Prima!

Da: http://zamracaille.noblogs.org/

A breve pubblicheremo sul blog e sulla pagina facebook le foto della tre giorni e il video di Zam Racaille Viale Molise 68!

Finiscono i tre giorni di occupazione di Zam Racaille.
È iniziata Venerdì 22 ottobre, alle tre del pomeriggio e sotto uno
splendido sole autunnale, con un centinaio di persone, soprattutto
studenti delle scuole superiori, che sono entrati nello stabile di Viale
Molise 68.
La prima accoglienza è arrivata da un anziano abitante del quartiere che
stazionava al bar di fronte. Appena ci ha visti s’è avvicinato e,
chiedendoci se eravamo un centro sociale e appurando che “eravamo di
sinistra”, ci ha salutato con un ben augurante “ciao compagni, bravi!”
Piccole soddisfazioni che danno gioia in una città che si vorrebbe sempre
più grigia ma che sa ancora regalare empatie e vicinanze.
Da quel momento in poi è stato un susseguirsi di emozioni e soddisfazioni
importanti. Almeno un paio di migliaia di persone hanno attraversato
questa occupazione nei tre giorni. Tanti “vicini di casa”, gente del
quartiere che, dopo tanti anni in cui vedeva da fuori questo bellissimo
stabile, ha finalmente potuto varcarne le porte e ammirare con noi la
bellezza di un edificio che la stupidità e la miopia di questa
amministrazione ha lasciato colpevolmente vuoto. Tanti ragazzi delle
scuole superiori, vogliosi di prendersi in mano non solo il loro futuro
ma soprattutto il loro presente, a cominciare da un luogo in cui potersi
ritrovare. Tanti compagni e compagne delle diverse realtà milanesi,
solidali e partecipi come sempre, e come non avevamo dubbi sarebbero
stati tutti.
Infine tanta gente comune, milanesi e dei dintorni, giovani soprattutto
ma non solo, a testimonianza della “fame” di spazi di aggregazione,
socialità, dibattito, confronto, politica.
Lo stabile di Viale Molise 68 è parte di un’enorme area di competenza
della Sogemi. Chi conosce la città di Milano sa bene cosa vuol dire:
neofascismo e criminalità. La Sogemi rappresenta in città quella
saldatura tra il potere politico asfissiante e affarista della
componente ex Alleanza Nazionale oggi Popolo delle Libertà e la
criminalità ‘ndranghetista e i sui business. In quest’area hanno in
passato aperto locali notturni abusivi e c’è un controllo, a scopi
anche di bacino elettorale, che tra sfruttamento dell’immigrazione
clandestina e lavoro nero sottopagato rappresenta il modello di
produzione e affari che, sotto la patina della “Milano che lavora”,
mortifica sempre più spesso questa città e i suoi abitanti.
Anche per questo è stato un piacere infinito entrare in questo stabile e
dare, nel nostro piccolo e senza trionfalismi impropri, una stecca nei
denti a chi governa Milano in questo modo.
Questa nostra occupazione ha ricevuto anche gli anatemi di rito
dell’autoproclamato Sceriffo Riccardo De Corato. Una persona triste,
probabilmente privo di amici e sicuramente con gravi problemi
relazionali, che sfoga la propria miseria e frustrazione prendendosela
con la parte viva di Milano. Per lui non abbiamo parole di accusa o
disprezzo ma solo tanta compassione. Speriamo che qualcuno si prenda
cura di lui e della sua cronica sociofobia.

Per finire due considerazioni e un impegno. Abbiamo volutamente dato vita
a un’occupazione temporanea e leggera perché ci piacciono le cose
durature e solide. Non è una contraddizione. Pensiamo che da troppo
tempo a Milano il tema degli spazi autogestiti sia stato affrontato solo
ed esclusivamente in termini repressivi: sgomberi, chiusure, denunce,
processi.
Sentiamo il bisogno di mettere in moto un processo ampio, complessivo,
che sappia pervadere ampie fette di cittadinanza e che non si rivolga
solo ed esclusivamente alla cerchia dei militanti o a una specifica
fascia generazionale. Pensiamo infine che il gruppo che stiamo
costituendo, ancora assolutamente in divenire, meriti di avere il tempo
di sperimentarsi, mettersi alla prova, rafforzarsi e allargarsi.
Vogliamo dar vita a un processo che non si esaurisce in una vampata
grossa e luminosa quanto effimera e breve, ci piace invece pensare di
aver iniziato ad appiccare un incendio che progressivamente quanto
inesorabilmente divampa per espandersi e non fermarsi più.
Per tutti questi motivi nessuno immagini questi tre giorni come
un’esperienza spot fine a se stessa.
Altre tappe seguiranno. A breve. Numerose. Durature. Non siamo i soli ad
amare questa città, a volerle restituire dignità e senso d’esistere.
Tanti e tante ci hanno fatto capire di volersi mettere in moto con noi e
li ringraziamo. Tanti altri lo stanno già facendo in altri gruppi ed
esperienze, in altre ancora che stanno nascendo. A tutti noi, a tutti
voi, a tutta questa Milano che amiamo il nostro grazie e i nostri
migliori auguri.

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Un Grazie enorme a tutte le compagne e i compagni da Zam Racaille 2.0!

Grazie a tutti

Grazie agli studenti della Rete Studenti Milano e non solo. Avete ancora tanta strada da fare, ma solo chi non si mette in cammino rischia di non raggiungere la meta. E voi, c’è parso di capire, avete cominciato per non fermarvi.

Grazie ai Corsari Milano. Avete fatto il vostro tempo, siete vecchi, è venuto il momento di farvi da parte. Anzi no, andate avanti così. Di vecchi come voi ce ne vorrebbe a carrettate.

Grazie alle compagne e ai compagni della Fornace, del Boccaccio, di Torchiera, del Circolo dei Malfattori, della Stamperia, del Collettivo “Fuori Controllo” di Scienze Politiche, del Collettivo di Città Studi, della Bicocca, di Gay Statale, di Partigiani in Ogni Quartiere, del Barattolo di Pavia e a tutte quelle realtà che magari stiamo dimenticando e che hanno voluto passare a condividere questa nostra intensa esperienza.

Grazie a tutto il Baluardo, allo special guest SuperMachoMan “all night long”, alla splendida bandiera “Quarto Oggiaro + Corsari = Cazzi Amari” prodotta dal fratellone sardo-irlandese.

Grazie al Baraonda, che ha deciso di tener chiuso il proprio spazio per poterci stare più vicino e c’ha con intelligenza e costruttività rimproverato per alcune delle nostre mancanze. Proveremo a porvi rimedio. Ancora una volta c’avete fatto capire l’importanza del dibattito franco, dell’autocritica e dello stimolo reciproco a migliorarsi.

Grazie a chi ha pensato che aveva la misera voglia di mettersi in competizione con noi cercando di boicottare le nostre iniziative e invitando persone ed artisti a non parteciparvi: ancora una volta avete dimostrato quanto bisogno ci sia di un modo diverso di essere e fare movimento.

Grazie a tutte le cittadine e i cittadini del quartiere: la vostra accoglienza, curiosità, lo sprono a continuare sono la più genuina e importante iniezione di fiducia di cui ci nutriamo.

Grazie a chi ancora una volta dato il peggio di sé con una tastiera in mano e nascosto dall’anonimato: senza di voi i muri virtuali dei cessi di movimento sarebbero puliti e lindi come la nostra coscienza, siete sempre di più un motivo per andare avanti e far piazza pulita dei dipendenti delle forze dell’ordine e degli utili idioti privi di stile e di etica che infangano siti, blog e chat di movimento.

Grazie a tutti gli artisti, musicisti, dj ecc che come sempre sono venuti gratuitamente e volentieri a riempire di suoni, parole e gioia le nostre serate. C’avete fatto ballare, rilassare, divertire, pensare. E non è poco.

Grazie a Riccardo De Corato e alle sue ennesime farneticazioni. Anche senza di te sappiamo bene cosa fare ma senza di te non ci divertiremmo così tanto.

Grazie a tutti e tutte quelle che non si vedevano da tempo e si sono riaffacciati in questi giorni. È bello sapere che la famiglia è sempre larga e nei momenti decisivi unita.

Grazie al B-team per la capacità di supportarci e sopportarci, come faremmo senza di voi?

Grazie a chi ha fatto foto, riprese video, interviste, a chi ha scritto di quest’avventura: ci piacciono le cose pubbliche e voi ci avete aiutato a rendere tutto il più pubblico possibile.

Grazie a Milano X, alla Fiom, a Chainworkers, all’Askatasuna, ai Centri Sociali del Nord Est, ad Action, al Pacì Paciana, a Radio Onda d’Urto, a tutte le realtà che hanno contribuito da fuori Milano al nostro dibattito e più in generale a queste giornate di Zam.

Grazie al Gruppo G dei Corsari, al Fuxia Block di Padova, a Gay Statale, al Gruppo di Genere della Fornace per il Workshop sulle politiche di genere di Sabato, perché il cambiamento che vogliamo non può fare a meno di tutte le infinite “metà” del cielo che amiamo e che amano.  Grazie ai fratelli e alle sorelle del Reality Shock e del Fuxia Block di Padova, indomiti e instancabili presenze al nostro fianco in queste tre lunghe, intense, fredde giornate. La fratellanza continua.

Grazie a Zero Calcare, alle sue tavole bellissime che hanno dato una botta di colore a queste storiche e bellissime mura.

Grazie agli studenti di Torino, Bologna, Modena, Brescia, Pavia che hanno dato vita a una splendida assemblea nazionale delle scuole superiori sabato pomeriggio.

Grazie a tutta Scintilla, gente vera con cui camminare sempre più vicini.

Special thanks all’Orso Cesco e alla sua infinita disponibilità.

Grazie a chi c’ha detto “ma come solo tre giorni, andate avanti!”. Ci stiamo pensando…

Grazie a chi ci ha smadonnato dietro quanto chiudevamo, facendoci assaggiare ancora una volta la tracimante voglia di spazi che esiste in questa città.

Grazie a chi c’è stato, a chi non c’era e avrebbe voluto, a chi non c’era e non poteva: ci saranno svariate altre occasioni.

Zam Racaille

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Ai fratelli e alle sorelle del Folletto 25603 di Abbiategrasso

Abbiamo saputo dell’incendio che v’ha colpito. Una mano infame nella
notte sparge benzina lungo tutto il perimetro del vostro spazio e
appicca un incendio che brucia buona parte delle strutture esterne
all’edificio. Ci vorrebbero troppe parole d’odio per esprimere la
rabbia e il disprezzo per gli autori di questo gesto. Si tratti di
balordi ignoranti, fascisti o chissà che, quanto successo è
rappresentativo del clima d’odio che attorno a esperienze come la
vostra strumentalmente viene accumulata da chi ha interesse a che gli
spazi di autogestione non esistano. Preferiamo piuttosto spendere tempo
e testa per esprimere a voi la nostra vicinanza, solidarietà,
fratellanza. Siamo impegnati nel tentativo di dar vita a esperienze di
autogestione che prendono spunto anche da quanto voi avete fatto fino a
oggi. Il modo migliore e più concreto che ci viene in mente quindi per
starvi vicini è proseguire su questa strada. Certi che, come già
successo, anche in futuro ci incontreremo spesso. Un grosso abbraccio

Corsari Milano

Rete Studenti Milano

Zam Racaille

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Zam Racaille 2.0 Occupa un nuovo Spazio@Milano Viale Molise 68

da http://zamracaille.noblogs.org/

Foto:

http://zamracaille.noblogs.org/post/2010/10/22/zam-racaille-2-0un-altro-spazio-liberato-a-milano/

Video:

http://www.youtube.com/watch?v=6qasdz9C4ic

Zam Racaille 2.0 Viale Molise 68 Milano

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ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI STUDENTI MEDI A MILANO@ZAM RACAILLE

ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI STUDENTI MEDI @ ZAM RACAILLE

23 Ottobre 2010- ore 15.30

L’autunno è cominciato da poco tempo,

ma nell’aria già si respira un clima particolarmente caldo. Mobilitazioni in difesa dell’istruzione pubblica, occupazioni e lotte per la difesa di spazi sociali, cortei per rivendicare la tutela dei diritti dei lavoratori. Studenti,operai, precari, migranti, tutti uniti nel contrastare le politiche fatte di tagli, di negazione di diritti, di leggi razziste e securitarie attuate dal governo. Nelle giornate del 22-23-24 Ottobre, la Rete Studenti Milano sarà parte attiva di un progetto che vuole liberare un nuovo spazio nella città di Milano, che diventi un polo dove produrre politica, cultura e aggregazione. In cui lo spirito che ci dovrà animare sarà quello di far respirare una boccata d’aria fresca ad una città sempre più at tanagliata dalla morsa messa in atto dalla giunta comunale. Ci piacerebbe che questa nuova realtà fosse attraversata da migliaia di studenti, che fosse un luogo in cui incontrarsi per dare vita ad un’assemblea dove parlare della valenza che uno spazio sociale dovrebbe avere in relazione alle lotte e alle attività che i vari gruppi studenteschi portano avanti. Ci piacerebbe poi creare un dibattito, un confronto costruttivo che permetta di condividere con tutte/i quello che è stato il percorso delle singole realtà nelle lotte degli ultimi anni per contrastare la Riforma Gelmini, nell’ottica di scambiarsi opinioni e considerazioni su ciò che è stato fatto e su ciò che si potrà fare nei prossimi mesi. Crediamo che una condivisione di esperienze e di idee su una tematica come il mondo della formazione, così vicino a tutte le singole realtà studentesche, possa risultare un momento di grande importanza di crescita collettiva, oltre a fornire la possibilità di trovare delle convergenze e delle sinergie su contenuti e pratiche politiche da mettere in campo, così da migliorare e potenziare le mobilitazioni future. A seguito dell’assemblea, proponiamo la partecipazione a dei tavoli di lavoro che riguarderanno 3 tematiche ben distinte ma vicine all’esperienza delle realtà studentesche:

-un primo tavolo che parli di antifascismo, con un confronto ampio ed articolato su quali possano essere i metodi migliori per incentivarlo all’interno delle scuole, con una particolare attenzione agli ultimi fatti avvenuti nel Liceo classico Manzoni di Milano.

-un secondo tavolo che si occuperà di parlare di repressione, in modo specifico di come il potere politico in accordo con le forze di polizia abbiano cercato di ingabbiare il movimento studentesco

-un terzo tavolo che cercherà di ripercorrere in modo ampio le tappe che negli ultimi due anni hanno caratterizzato le lotte per la difesa della scuola pubblica a Milano.

Invitiamo quindi tutte le realtà, cittadine e non, a partecipare a questo momento di dialogo collettivo e a portare le proprie esperienze e considerazioni per arricchire ed ampliare il dibattito.

RETE STUDENTI MILANO

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Liberiamo Spazi Sociali@La Rete Studenti Milano raddoppia!

In quest’ultimo periodo a Milano stiamo assistendo ad un’ ondata repressiva sempre più pesante da parte del  comune e delle istituzioni nei confronti di chi cerca di aprire spazi di socialità e di dibattito all’interno della propria città. Le deliranti dichiarazioni dello vice-sceriffo De Corato riguardo Cox 18, gli attacchi alla Fornace di Rho, lo sgombero della Bottiglieria di via Savona 18, sono solo alcuni esempi del tentativo di  risolvere il problema di mancanza di spazi , facendolo passare come un problema da reprimere duramente con sgomberi e minacce . In una Milano sempre più grigia e asfissiante, vogliamo anche noi prenderci una boccata d’aria fresca, per questo abbiamo partecipato alle mobilitazioni che hanno attraversato la città.

Anche se siamo studenti delle scuole superiori,impegnati  nella lotta contro il ddl Gelmini, riteniamo che un discorso di liberazione degli spazi nella città sia altrettanto importante e che si debba dare inizio ad un dibattito anche all’interno dei nostri collettivi, e delle nostre scuole. Prima di essere studenti, siamo giovani che ogni giorno vivono la città,le sue piazze e i suo parchi, che vogliono avere la possibilità di avere luoghi di incontro con i propri coetanei dove poter discutere e divertirci senza trovarsi davanti a cancellate o ad ordinanze del comune che ci impediscano anche solo di stare in una piazza. Siamo inoltre convinti che l’apertura di nuovi spazi sia anche un metodo per contrastare la  disastrosa riforma della ministra Gelmini. Vero è che la lotta contro la riforma deve partire dai nostri licei, con l’occupazione delle scuole e delle aulette autogestite dagli studenti , ma l’ esperienza di liberazione di spazi e di saperi deve continuare anche all’esterno. La cultura e i saperi che la riforma Gelmini vuole creare, sono volti a farci uscire dai licei  lasciandoci in uno stato di continua precarietà e difficoltà, non solo nel lavoro, ma anche nello studio e nella vita di tutti giorni, trasformandoci in semplici marionette incapaci di poter difenderci da chi vuole distruggere il nostro futuro. Nello spazio che noi desideriamo, vogliamo costruire luoghi dove la cultura e i saperi non siano continuamente sotto attacco,dove gli studenti abbiano spazi di studio e di confronto,  dove la cultura razzista e xenofoba non è ben accetta . Non vogliamo solo costruire un nuovo posto, ma anche farlo vivere, lasciando libero sfogo  alle nostre idee e proposte, troppo spesso represse. Costruiamo centri di cultura liberi ed autogestiti , da cui ripartire per riappropriarci di spazi e saperi nelle nostre scuole. In questi giorni invitiamo tutti gli studenti a tenere occhi e orecchie sempre aperte, ad ascoltare attentamente le voci che girano nei corridoi e nei cortili delle proprie scuole, a leggere manifesti sui muri. Il nostro tempo è qui e comincia adesso.

22-23-24 Ottobre  Zam Racaille ha inizio!

22 OTTOBRE PT VENEZIA ORE 14.OO

ABBIAMO INIZIATO PER NON FERMARCI.

RETE STUDENTI MILANO

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Manifestazione No Gelmini Day e Corteo Selvaggio a Milano

Quella di oggi è stata non solo a dimostrazione della vera forza degli studenti milanesi (che sono scesi in piazza in più di diecimila), ma anche (e soprattutto) della loro determinazione, che oggi ha portato risultati visti forse durante l’Onda, due anni fa.

La Rete Studenti Milano ha ovviamente partecipato, portando come tema principale la protesta verso la diminuzione dei fondi all’insegnamento pubblico, ma anche l’antifascismo, l’antirazzismo e la decisa avversione alla militarizzazione delle scuole. Partendo da Piazza Carioli, con l’appoggio di studenti e collettivi, abbiamo proseguito fino a Piazza Missori, dove (svoltando verso Via Larga ed uscendo dal percorso prestabilito) abbiamo dimostrato di non essere più disposti a portare avanti le solite manifestazioni (che ormai altro non sono che un contentino privo di utilità e di risultati), ma di voler dare una svolta decisa al movimento e fare in modo che siano appunto i principali bersagli della Riforma a riavere voce in capitolo.

In seguito, dopo una sosta all’ Università Degli Studi per riorganizzare e ricompattare le forze, abbiamo proseguito fino all’Assessorato agli studi, denunciandolo per essere colpevole del decadimento e della chiusura di molte scuole civiche, tra cui il Gandhi: azioni, queste, che hanno fatto dello studio di qualità un vero e proprio lusso, anziché un diritto. Infine, dopo essere arrivato forte non più di musica e divertimento, ma di ideali e proteste reali, il corteo si è sciolto in Largo Treves, ponendo fine (dopo molto tempo) a una vera giornata di lotta.


E questo deve essere il punto di partenza del nuovo grande movimento studentesco. Deve partire ora il momento in cui gli studenti e i lavoratori della scuola pubblica diranno una volta per tutte ‘‘no’’ al calpestamento della loro dignità e dei loro diritti. Il tempo in cui diremo basta a questa oppressione, a questa indifferenza e a questo razzismo di stato deve iniziare adesso: la vera scuola pubblica (fatta di idee, integrazione e partecipazione) è il principale obiettivo da raggiungere, e noi (uniti e decisi) ce la faremo! Questo, Milano, è solo l’inizio …

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO, ORA!

Rete Studenti Milano


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RIPRENDIAMOCI IL FUTURO@8 OTTOBRE CORTEO NO GELMINI A MILANO

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

Diversamente da quanto possa sembrare, il vergognoso operato del ministro Mariastella Gelmini nei confronti dell’istruzione pubblica non si è fermato. Infatti, l’assenza di copertura mediatica e la relativa disinformazione, altro non hanno comportato che un inevitabile e silenzioso avanzamento della Riforma. Questa, passando letteralmente sotto gli occhi di una società ormai abituata a vedere infranta la propria dignità, ha imposto condizioni a dir poco vergognose per studenti, professori, personale A.T.A. e funzionari del servizio scolastico. Il tutto, associato alla pericolosa presa di posizione dei partiti di stampo xenofobo e autoritario; realtà che trova conferma non solo nella trasformazione, ad Adro, di una scuola pubblica in una scuola di partito, con tanto di simboli ed indottrinamenti di ‘’sana’’ cultura leghista, ma anche nell’introduzione di corsi militari nelle scuole superiori: con specializzazioni in ‘’sopravvivenza in ambienti estremi’’, ‘’tiro al poligono con armi a pallini’’ e ‘’prevenzione degli effetti da contaminazione nucleare’’ (riconosciuti con credito formativo), la guerra diventa un gioco, e si preparano le nuove reclute del domani. Il tutto a beffa della tanta voluta diminuzione dei fondi per l’insegnamento pubblico. Detto in breve: se la carta igienica a scuola è un lusso, lo zerbino padano e il kalashnikov a pallini sono una necessità! Ma è davvero il caso di scendere a compromessi con questi individui? Si può considerare, per un momento, di abbandonare il proprio futuro nelle mani di affaristi e politici corrotti? Ci conviene veramente arrenderci di fronte alla loro determinazione? No, se la nostra sarà maggiore.

Per mesi abbiamo occupato piazze, istituti e palazzi del potere. Ininterrottamente, col sole cocente o la pioggia gelida, abbiamo portato avanti lunghi percorsi di protesta e controinformazione. Il movimento che nacque, l’Onda, sembrò arrestarsi definitivamente, mandando in fumo ogni speranza di un possibile cambiamento. Non è stato così! Alla violenza delle cariche a freddo abbiamo continuato a rispondere, rompendo il finto stato di benessere voluto da reazionari e criminali seduti in parlamento, e ponendo ostacoli ai loro affari. E questa loro linea politica, ancora in vigore, deve scontrarsi con la nostra sempre maggiore insistenza. La nostra protesta non dovrà trovare pace finché non avremo raggiunto i nostri obiettivi, ormai ridotti a semplici diritti che, giorno dopo giorno, ci vengono sottratti in un ambiente sempre più oppressivo e autoritario, a cui ormai ci si è adeguati. Facciamo in modo che quest’anno possa segnare l’inizio della nostra presa di posizione su un tema che più di altri segnerà la vera differenza: scegliere ciò che è meglio per noi e per la nostra scuola pubblica.

Il nostro tempo è qui, comincia adesso!

Concentramento

ore 9:30

Largo Cairoli

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