Collettivi e rappresentanza

L’importanza dei collettivi studenteschi e il perchè della rappresentanza nei consigli d’istituto.

Un collettivo studentesco è un organo interno alla scuola nel quale gli studenti e le studentesse si ritrovano per confrontarsi sui più svariati temi, discutendoli ed analizzandoli. Si parla non solo di problemi interni alla scuola ma anche di tematiche di ordine politico, economico e sociale, che riguardano la vita di ognuno di noi da cittadino all’interno della società. I valori fondamentali che distinguono i collettivi da altre assemblee studentesche – come ad esempio il Comitato – sono la spontaneità e la libertà di partecipazione, e dunque una volontà mossa da principi e valori condivisi, primo fra tutti l’uguaglianza, formale e sostanziale, di ogni studente. Da questo cardine fondamentale derivano innanzitutto il rifiuto delle figure di capi e dirigenti all’interno dei collettivi, la possibilità per tutti i suoi componenti di parlare e analizzare in completa libertà di espressione qualunque tema e il rifiuto di qualunque tipo di prevaricazione.
In conseguenza a quanto sopra scritto, vengono rifiutate ideologie riconducibili a rigurgiti di fascismo e razzismo, storicamente contrari alla libertà di espressione e di partecipazione dal basso, nonchè al rifiuto di un’idea di uguaglianza tra le persone.
Il collettivo, dunque, è definibile quale luogo, fisico e ideale, nel quale gli studenti che lo desiderano, autogestendosi ed autoorganizzandosi, creano momenti di consivisione di saperi (autogestioni o assemblee d’istituto), momenti di protesta (occupazioni o vertenze specifiche), ovvero momenti di mobilitazione esterni alla scuola, coordinandosi con gli altri collettivi. Se si dovesse individuare uno slogan condiviso, questo sarebbe, riprendendo le parole di Gaber, “libertà è partecipazione”.

 

Perché riteniamo di fondamentale importanza l’egemonizzazione delle liste di rappresentanza?

Crediamo che i rappresentanti d’istituto debbano essere solo dei portavoce degli studenti e delle loro esigenze, senza, dunque, avere possibilità decisionale se non quella conferita loro dagli studenti stessi. Dalla nostra idea di collettivo di cui sopra deriva dunque la risposta alla domanda posta. Riteniamo che l’unico luogo dove gli studenti che ne sentano la necessità possano esprimersi e condividere esigenze sia il collettivo, e dunque è l’analisi condivisa di un gruppo di persone quella che poi andrà direttamente sui tavoli del consiglio. Riteniamo inoltre, per concludere, che tutti quegli studenti che decidono di loro spontanea volontà di non partecipare all’assemblea del collettivo, non possano avere la pretesa di vedere soddifatte le proprie richieste, che sarebbero individuali e non frutto di condivisione.

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LISTE E CANDIDATI ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Illustreremo ora le diverse situazioni in alcune scuole di Milano e provincia, prese come campione della realtà metropolitana. Sono state individuate le liste dei collettivi, altre liste non politiche, Comunione e Liberazione e gruppi neofascisti.

 

ALLENDE & CUSTODI:

  • Lista del collettivo: ghe pensi mì (4 candidati)
  • Lista di studenti del Liceo Classico

AGNESI:

  • Lista del collettivo (4 candidati)

BRERA:

  • Lista del collettivo

CREMONA:

  • Lista collettivo
  • Lista l’alternativa giusta

GIORGI:

  • Lista del collettivo: informiamoci&partecipiamo – la scuola siamo noi

MANZONI:

  • Lista collettivo: Collettivo Politico Manzoni (8 candidati)
  • Lista giornalino

VARALLI:

  • Lista collettivo: every day is a green day (4 candidati)

VICO:

  • Lista collettivo: mani-festanti (8 candidati)
  • Lista Comunione Liberazione

VITTORINI:

  • Lista collettivo: collettiva-mente (3 candidati)
  • Lista di studenti

VITTORIO VENETO:

  • Lista collettivo: Collettivo Roberto Franceschi (4 candidati)
  • Lista distudenti
  • Lista di studenti

Da questa rilevazione possiamo dichiarare pubblicamente che il lavoro di contrasto categorico a gruppi neofasciti e neonazisti svolto dai collettivi e dai coordinamenti ha portato a risultati vittoriosi e alla conseguente scomparsa di tali gruppi dalla scena politica studentesca di Milano e della provincia. In secondo luogo il legame tra poteri forti, mafia e Comunione & Liberazione, palesatosi grazie al lavoro e alle lotte contro
la regione di Formigoni, è la causa della drastica diminuzione di liste legate al movimento cattolico. Denunciamo pubblicamente che al liceo Tenca la preside si starebbe rifiutando ufficilamente di accettare le candidature degli studenti.
Comunichiamo che,non appena le votazioni saranno concluse, daremo i risultati nelle diverse scuole.

RETE STUDENTI MILANO

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