In migliaia abbiamo invaso il centro di Milano, ancora una volta per dire no alla riforma Gelmini, alle politiche di governo in tema di istruzione e di accesso ai saperi. I tagli previsti dalla finanziaria stanno mettendo in ginocchio la scuola pubblica. Ed ecco che in largo Cairoli sono arrivati studenti, professori e universitari. Tante le scuole che hanno fatto picchetto nelle prime ore della mattina. Tutti insieme per difendere la formazione e il futuro dei nostri istituti e non solo.
La piazza si è mossa alle 9.30. Da lì abbiamo raggiunto il Duomo. Poi via verso il provveditorato. Durante il percorso abbiamo ancora una volta manifestato il nostro dissenso contro le politiche xenofobe e razziste del governo Berlusconi. Per questo abbiamo incendiato una bandiera della Lega per respingere con forza tutte queste ideologie. Una volta arrivati in provveditorato abbiamo voluto lanciare vernice e uovo contro il palazzo simbolo della distruzione della scuola pubblica.
Oggi per noi è stata una grande giornata, uno sciopero generale di tutte le categorie che ha saputo parlare, bloccare ed esprime rabbia e radicalità. Da qui ripartiamo, nelle scuole, nelle università e nelle strade, per difendere il nostro futuro, per amare la nostra città, per questo diama appunamento a tutti e tutte il 16 marzo ore 17,00 in via Brioschi, per ricordare Dax Davide Cesare ammazzato nel 2003 dai fascisti, dall’ignoranza di una città dove gli spazi sociali vengono sgomberati con i manganelli, i parchi recintati, ingabbiati con enormi cancellate. Per questo è nelle strade della nostra città che ci diamo appuntamento per ribadire che milano è antifascista e Milano ama la libertà.
Perchè il proveditorato
Il provveditorato, rappresentante a Milano del Ministero dell’Istruzione è obiettivo della protesta, luogo dove portare le prorie istanze e il diffuso malcontento del mondo della formazione. Ricordiamo che questa istituzione è stata testimone non solo della protesta degli studenti l’anno scorso, ma dei precari dell’istruzione durante un lungo presidio a settembre. Oggi gli studenti sono tornati in via Ripamonti. hanno mostrato il loro disgusto lanciando rotoli di carta igienica, vernice e hanno tentato di forzare le transenne poste a protezione, per rendere visibile la colpa di cui si stanno macchiano le istituzioni.
Gli attimi di tensione non sono mancati, si sono sfiorate le cariche contro gli studenti e le studentesse, ma la voglia di far sentire la propria voce non ha impedito ai ragazzi ed alle ragazze di portare a termine l’azione.

Il 12310 sciopero del mondo della formazione…
data importantissima considerato il presente stato di degrado nelle nostre scuole ed università. E non è tutto: si tratta anche di posti di lavoro persi e mancanza di attrezzature e strumentazione che riducono le possibilità di apprendimento.
Stiamo assistendo ormai da anni ad una politica di governo che taglia fondi per la cultura e ad una maggioranza che vive incentivando le politiche razziste con il chiaro intento di diffondere un clima generalizzato di paura ed odio.
Una paura che permette di distogliere l’attenzione dai problemi reali, una paura che è solo funzionale alla campagna elettorale, una paura che acceca l’Italia.
Per questo, e tanto altro, vogliamo scendere in piazza insieme ad universitari, precari, professori, ricercatori,
maestri, genitori, insomma tutto il mondo della formazione per costruire tutti insieme il corteo del 12 Marzo.
Vogliamo organizzare una giornata dove tutte le anime delle scuole e università possano esprimersi: dalla battaglia degli universitari per la riduzione delle tasse (http://www.uninversi.org/index.php/volantini/457-comunicato-sulloccupazione-del-cda-230210), alla lotta dei precari, che ormai da mesi sono in presidio davanti al provveditorato.
Tutti assieme in un unico corteo che dia un segnale forte alla città e al governo.
Un corteo contro la riforma Gelmini, nel giorno dello sciopero generale, perchè il lavoro, per noi studenti, è il nostro futuro.
Per questo scendiamo tutti insieme in piazza, per urlare il nostro dissenso contro l’azione di governo sia in tema di accesso alla cultura ed all’istruzione, sia per le vergognose politiche sul lavoro.
Per questo crediamo sia necessario lanciare un’assemblea del mondo della formazione che riesca a riunire tutti, dalle scuole alle università, dai professori ai precari.Tutti assieme per decidere sulla mobilitazione del 12 marzo.
LUNEDI 8 MARZO ORE 16,OO
PRESSO ARCI BELLEZZA.
per contatti: nojustice.nopeace@autistici.org
RETE STUDENTI MILANO.

Adesioni:
Collettivo Tito Livio, Collettivo Vittorini, Collettivo Tenca, KIA Agnesi, CPM Manzoni, Collettivo Manzoni (Rubattino), Collettivo Brera (San Vito), Collettivo Pascal, Collettivo Carlo Porta, Collettivo Besta, Collettivo Steiner, Collettivo Vittorio Veneto, Collettivo Cremona, Studenti Medi Saronno.
CORTEO 12MARZO: NON C’E’ FUTURO SENZA CULTURA!!!
Giovedì 4 febbraio è stata approvata definitivamente la “riforma” Gelmini. In centinaia di migliaia abbiamo riempito le strade e le piazze delle nostre città durante l’Onda manifestando la nostra rabbia ed il nostro sdegno contro una riforma, che, con pesanti tagli ai fondi scolastici e ai dipendenti pubblici, distrugge le basi della nostra scuola pubblica fondata sulla formazione di una coscienza critica, sul confronto e sui valori antifascisti della Resistenza. Mobilitazioni che hanno caratterizzato anche questo autunno, ribadendo la ferma opposizione alla logica dei tagli che ha portato alla chiusura del liceoserale Gandhi. Una logica secondo la quale l’istruzione è unicamente considerata come una voce di spesa da tagliare e non, invece, una risorsa della società per la costruzione di un futuro migliore.
La nuova “riforma” figlia di questa logica prevede infatti un ridimensionamento del numero degli indirizzi dei licei a 6: liceo artistico, liceo classico, liceo scientifico, liceo linguistico, liceo musicale e coreutico e liceo delle scienze umane. Ciò che ci viene fattopassare come un " epocale cambiamento", alla fine è solo l’ ennesimo modo di mascherare e giustificare i profondi tagli. In realtà, gli studenti degli istituti tecnici e professionali si ritroveranno praticamente a seguire i vecchi ordinamenti, ma solamente in orario ridotto. Inoltre saranno previsti più di 30.000 licenziamenti, senza parlare dei numerosi precari, che anche quest’anno non riceveranno la conferma del proprio posto di lavoro. Una riforma che porta inesorabilmente alla diminuzione della qualità e dell’offerta formativa della nostra scuola. E’ importante creare una cultura non basata sull’ignoranza, come sta tentando di fare il governo, ma volta a creare un futuro migliore agli studenti ed alla società, un futuro fatto di stabilità sociale ed economica e non un futuro di continua precarietà . Una cultura e una scuola che sia laica e aperta a tutti, che rifiuti le vergognose proposte del tetto del 30% degli studenti immigrati e che nonlasci spazio a chi vuole diffondere messaggi razzisti e xenofobi. Per questo noi studenti di Milano torneremo in piazza il 12 marzo, assieme atutto il mondo della formazione, dai professori ai precari, per far sentire la nostra voce, invitando tutti i collettivi studenteschi a mobilitarsi e a moltiplicare le iniziative nelle proprie scuole.
Torneremo in piazza anche al fianco dei lavoratori, sostenendo le numerose fabbriche in lotta contro i licenziamenti, e contro le speculazioni che puntano a chiudere decine di stabilimenti.
Per questo invitiamo, e inviteremo durante il corteo, tutti e tutte a passare e sostenere i presidi davanti alle fabbriche, come alla Mangiarotti (zona Bicocca) dove dal 12 Febbraio i lavoratori saranno in mobilitazione permanente contro lo smantellamento della propria officina.
Venerdi 12 Marzo
Corteo studentesco
ore 9,30 l.go Cairoli
RSM (rete studenti Milano)
Adesioni:
Collettivo Tito Livio, Collettivo Vittorini, Collettivo Tenca, KIA Agnesi, CPM Manzoni, Collettivo Manzoni (Rubattino), Collettivo Brera (San Vito), Collettivo Pascal, Collettivo Carlo Porta, Collettivo Besta, Collettivo Steiner, Collettivo Vittorio Veneto, Collettivo Cremona, Studenti Medi Saronno.
Ieri 8 febbraio 2010 circa 600 studenti del liceo linguistico Manzoni si sono ritrovati sotto Palazzo Marino per protestare contro i tagli che nell’anno 2010/2011 comporteranno la chiusura di alcune sezioni, con conseguente riduzione del numero di iscritti, del personale docente e non docente e delle attività curriculari ed extracurriculari.
Dopo la chiusura del liceo civico serale Gandhi, questo attacco alla Manzoni rende ancora più evidente il progetto di demolizione della scuola pubblica per mano dell’amministrazione comunale capitanata dall’assessore all’istruzione Moioli.
Il fiore all’occhiello di Milano NON deve appassire. DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLO STUDIO.

Articolo di Repubblica:
http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1853606
Video C6tv:
http://www.c6.tv/archivio?task=view&id=8050
Blog Difendiamo La Manzoni:


Coll. Liceo linguistico Manzoni
CPM Liceo classico Manzoni
KIA Istituto tecnico Agnesi
Coll. Istituto tecnico Carlo Porta
Coll. Istituto tecnico Moreschi
Coll. Liceo scientifico Vittorio Veneto
Coll. Liceo scientifico Vittorini
Coll. Istituto Tenca
Coll. Liceo classico Tito Livio
Coll. Liceo scientifico Steiner
Coll. Liceo classico Beccaria
Coll. Liceo classico Carducci
Coll. Liceo scientifico Leonardo
Coll. Liceo classico Berchet
Coll. Liceo scientifico Virgilio






Per non dimenticare e far conoscere la memoria di Valerio
Roma, Valerio Verbano è stato ucciso il 22 febbraio 1980. Tre persone spacciandosi per suoi amici si sono presentati alla porta di casa e dopo aver immobilizzato i genitori, hanno atteso nascosti il suo ritorno. si verifica una colluttazione durante la quale Verbano riesce anche a disarmare uno dei tre assalitori; il ragazzo tenta di fuggire dalla finestra dell’ appartamento ma è raggiunto da un colpo di pistola alla schiena che gli perfora l’ intestino.
Valerio, militante di estrema sinistra, era uno studente del liceo scientifico "Archimede" e la sua morte sembra essere collegata a un dossier che il giovane aveva redatto dopo mesi di controinchiesta militante sulle attività dei fascisti della destra romana, dal quale emersero collegamenti inequivocabili tra questi, la malavita romana, le forze di Polizia e degli apparati dello Stato, la magistratura. A questo documento sembra essere legata anche l’assassinio del giudice Amato il quale vista l’importanza dei contenuti, decise di avviare un’indagine che lo ha portato alla morte.
In quegli anni Roma era in balia di scontri tra bande di destra e di sinistra che hanno messo in crisi istituzioni statali e familiari. E anche se in molti ci hanno provato, in realtà la sua morte non può essere solo il risultato di una guerra tra bande di giovani dalle differenti idee politiche.
L’uccisione è stata infatti rivendicata dai NAR — Nuclei Armati Rivoluzionari — organizzazione del terrorismo fascista.
Per non dimenticare un episodio così grave e soprattutto perché la memoria di Valerio venga trasmessa anche a coloro che non hanno vissuto in quegli anni e che forse non hanno mai sentito il suo nome.
"Siamo qui per ribadire che Valerio non è stato ucciso in una piazza ma a casa dopo che i genitori furono imbavagliati"."Da persone vigliacche, si presentarono come amici, ci legarono, ci imbavagliarono, coperti dal passamontagna."
Valerio aveva capito che si stava verificando un riarmo della "canaglia fascista" e la sua peggiore colpa è stata quella di "aver messo il cervello". Hanno voluto colpire la sua bella figura, la sua intelligenza.
PER SAPERNE DI PIU’: http://www.valerioverbano.it/dblog/
PARLA LA MAMMA DI VALERIO VERBANO:
Gli studenti del civico liceo linguistico A. Manzoni hanno deciso di iniziare unamoblilitazione in difesa del diritto allo studio e della loro scuola.
Comunicano per tanto che in data venerdì 5 febbraio p.v. organizzano nellasede di via Rubattino 6 una conferenza stampa alle ore 9.00 cui farà seguito un presidio davanti a Palazzo Marino, dalle ore 11.00 in poi.
Questa mobilitazione deglistudenti si inserisce nel quadro di una protesta già iniziata dai docenti e daigenitori e in quella più ampia iniziata dagli studenti delle scuole civiche delComune di Milano contro la politica di cattiva gestione amministrativa e l’annuncio fatto dalla stessa Amministrazionedi tagli consistenti a classi, numero di iscritti, personale docente e nondocente, attività curricolari ed extra curricolari.
Questa prospettiva si inseriscein una situazione già difficile a causa delle strutture fatiscenti di alcunesedi, della mancanze di continuità didattica e della cronica carenza difinanziamenti che lamentiamo da tempo e che riguarda anche serviziessenziali quali la carta per le fotocopie; questo nonostante le tassed’iscrizione che gli studenti versano al Comune di Milano siano in alcuni casi(Civico Liceo linguistico) decisamente più elevate di quelle della maggiorparte delle scuole statali (€ 258,00 all’anno).
Per l’anno 2010/2011 è previstal’eliminazione di una sezione: apriranno una prima in meno; questo nonostantesiano stati 657 gli alunni che hanno superato il test di ammissione, test che èstato reintrodotto anche per fronteggiare il numero sempre crescente dirichieste d’iscrizione ad una scuola che è stata nel tempo un esempio, uniconel suo genere, di scuola d’eccellenza.
Essendo classi a “numero chiuso”, ogni prima sarà costituita da non menodi 30 alunni.
Tagliare una sezione significa quindiaumentare il numero degli studenti per classe, togliere la possibilità d’accessoa molti studenti, e – in prospettiva – eliminare cinque classi di uno deimigliori licei linguistici pubblici d’Italia (tra l’altro uno dei primi adintrodurre lo studio curricolare della lingua cinese, arrivato a conclusionedel ciclo dei cinque anni, agli esami di stato dell’a.s. 2008/09; di ciò lastampa ha dato ampio risalto).
Quello che però rende la nostrascuola veramente unica è la gamma di attività extracurricolari, tuttepertinenti ed integrate all’attività didattica ordinaria, attività checontribuiscono ad innalzare il livello di qualità dell’offerta didattica e che,teniamo a sottolineare, sono mantenute in vita grazie alla disponibilità ditempo e di finanziamenti, degli insegnanti e delle famiglie degli alunni.
Partecipiamo – tra l’altro – ognianno alle sessioni del MUN (Model United Nation), come unica scuola pubblica ealle sessioni del PEG (Parlamento Europeo dei Giovani).
Sono esperienze fondamentali perl’approfondimento della lingua straniera, e formative, poiché durante questesessioni all’estero non solo approfondiamo argomenti di attualità, ma impariamoanche a conoscere e a rispettare nuove culture e usanze.
La scure implacabile dei tagli edel contenimento dei costi probabilmente si abbatterà anche su queste attività,togliendoci la possibilità di usufruirne nonostante la buona volontà di quantile hanno fino ad ora sostenute con il loro impegno volontario.
Riteniamo che la nostra scuola meriti di più, che gli studenti e iprofessori meritino di più!
Se il Comune di Milano non vede oignora i nostri numerosi richiami, noi rispondiamo in modo evidente e chiaro,come lo sono i nostri problemi. Da soli però non ce la facciamo, chiediamo lacollaborazione di tutti.
Vogliamo far sentire la nostravoce, far capire che a noi sta a cuore la nostra scuola, ma soprattutto lanostra istruzione e rendere noto al Sindaco Moratti e a tutta l’AmministrazioneComunale che il nostro liceo definito “il fiore all’occhiello di Milano” staman mano appassendo…

COMUNICATI DI SOLIDARIETA’:
-Coordinamento lavoratori della scuola 3 ottobre
-Comunicato Fiom Cgil gandhi 26 gennaio.
COMUNICATO DEGLI STUDENTI SUL TETTO:
Comunicato studenti del Gandhi sul tetto
VIDEO SULLA STORIA DEL GANDHI: