Ventisette gennaio. Una data, un simbolo, un ricordo. La stessa data che ci riporta a quella fredda mattina del 1945, quando l’Armata Rossa aprì i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, liberando i pochi superstiti in fin di vita e svelando al mondo le atrocità e gli ancora ignoti orrori del Reich nazista. Lo stesso simbolo di un periodo storico fatto di sofferenza e distruzione, di disgrazie e di morte, con cui la macchina infernale nazifascista ha dato prova della sua sete di sangue e potere, fino ad allora sottovalutata dai più. Ma soprattutto, lo stesso ricordo che da anni, indelebile, attraversa la memoria delle generazioni, resistendo al tempo e alle menzogne, e preservando i valori che quel periodo di sangue ha imposto ai posteri di prefiggersi.
Di questo Ventisette gennaio, noi studenti vogliamo fare qualcosa di più di un semplice momento di riflessione che ogni anno i calendari ricordano. In quanto futuri pilastri della società, è un nostro dovere garantire che i principi che questo porta in sé non svaniscano al decorrere della data ufficiale per la loro riesumazione. Se infatti la loro perdita ha già significato il crollo del genere umano nella più buia delle sue epoche, far sì che questi vengano, anche solo per un momento, dimenticati significherebbe dare forza non solo ai revisionisti e ai sostenitori delle ideologie fasciste, ma anche a tutti coloro che attualmente ne fanno uso (in maniera aperta e non) per i propri obiettivi, non troppo diversi da quelli di Fuhrer, Duce, Caudillo o tiranno in genere.
Simili forme di pensiero non devono più esistere, per il bene della stessa umanità; ed è in nome di questo obiettivo che intendiamo renderci portatori della basi di un sistema giusto e democratico, che possa assicurare a noi e a quelli dopo di noi un futuro libero dall’odio, dal razzismo e da ogni forma di discriminazione.
Quindi, nel più vero silenzio imposto da una rabbia ed un dolore che non si dimenticano, noi studenti ci impegniamo a far vivere sempre, impresso come numeri nella mente, il ricordo di quelle vittime innocenti, il cui sangue ancora macchia il nome dei loro assassini e di chi li sostiene in nome di un’ipocrita libertà e di bestiali valori. Mai lasceremo passare inosservato qualsiasi vergognoso atto che i movimenti discriminatori porteranno avanti con la paura e l’arroganza che da sempre li contraddistinguono. Mai accetteremo che qualcun’altro soffra per l’ideologia nazifascista e per chi si dichiara suo portatore. Mai smetteremo di contrastare e di combattere senza rimorso qualsiasi nuova o vecchia minaccia alle classi più indifese e disagiate. Ma soprattutto, mai permetteremo che si cancelli la memoria e la consapevolezza di quel che è stato, e non dovrà mai più essere.
Rete Studenti Milano