Gli Studenti non perdonano e ricordano la Strage di Stato e Fascista di Piazza Fontana: 11 Dicembre ore 15 Porta Venezia

Nel buio pomeriggio del 12 dicembre 1969, a Milano, in Piazza Fontana, un ordigno viene fatto esplodere all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura. Il bilancio finale è di diciassette morti e circa novanta feriti. Subito parte la caccia all’uomo per trovare il colpevole, e tutti sospetti sembrano portare a due anarchici: Pietro Valpreda e Giuseppe Pinelli. Ma mentre il primo rimarrà detenuto per circa tre anni, per poi essere rilasciato ed assolto in assenza di prove, il secondo morirà tre giorni dopo la strage, cadendo ‘‘accidentalmente’’ dalla finestra dell’ultimo piano della questura di Milano, in cui stava subendo un interrogatorio. Non sono state casuali queste accuse frettolose ed infondate, ma bensì hanno fatto parte di un piano preciso, volto a nascondere i nomi dei veri artefici dagli occhi dell’opinione pubblica: Pino Rauti, Delfo Zorzi, Carlo Digilio ed i membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo; i quali, appoggiati dai servizi segreti e dagli apparati statali, con altri ‘‘camerati’’ dalle idee affini sedavano a suon di stragi le idee di rivolta o insurrezione durante i caldi ‘‘Anni di Piombo ’’. La lista di attentati di stampo fascista, infatti, non si ferma a Piazza Fontana: da Piazza Della Loggia a Brescia al treno Italicus, dalla Stazione di Bologna al Rapido 904, il bagno di sangue provocato dall’estrema destra sembra destinato a non trovare colpevoli, che pur essendo palesemente evidenti, giorno dopo giorno vengono assolti o semplicemente ignorati, per arrivare addirittura a tenere affari alla luce del sole nascondendo il loro passato da assassini.
Come studenti ereditari e figli di quei principi di libertà ed uguaglianza su cui la nostra repubblica è fondata, crediamo che sia fondamentale portare avanti una reale opposizione culturale a quei movimenti che, mascherati ed apparentemente innocui, portano avanti le stesse idee violente e razziste a cui devono la loro esistenza. Come partigiani di quest’ epoca, riteniamo impossibile abbandonare la memoria di quei tragici fatti che hanno determinato la morte di centinaia di innocenti e minato pericolosamente lo stesso futuro ideologico del nostro paese. Come cittadini, siamo convinti di avere il diritto ed il dovere di porre fine definitivamente a tutti i nuovi fascismi e alle barriere sociali che questi impongono, per avviare un processo di uguaglianza e multiculturalità
che porti ad una società giusta e specchio di quel monumento chiamato Resistenza, a cui tutti dobbiamo la nostra libertà.

SABATO 11 DICEMBRE, H 15.00 @PORTA VENEZIA: SPEZZONE STUDENTESCO AL CORTEO DI ‘PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE’.

NON DIMENTICHIAMO, NON PERDONIAMO.


RETE STUDENTI MILANO

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