Contro i tagli alla Scuola Pubblica@il corteo della Rete Studenti Milano

Ancora una volta, la Rete Studenti Milano, con altre realtà del mondo della formazione,
è scesa in piazza per ribadire che la riforma (anche se gradualmente sviata dall’attenzione mediatica)
non è passata inosservata per chi ne subisce gli effetti ogni giorno, in prima persona.
Il corteo comunicativo, partendo da Porta Genova, ha sfilato per alcune delle principali vie di Milano,
e si è concluso con la deposizione di numerose forbici davanti all’ingresso del provveditorato;
un atto simbolico, che denota perfettamente la linea dei provvedimenti
messi in atto dall’attuale governo sull’istruzione pubblica, composti da innumerevoli
ed indiscriminati ‘‘tagli’’ senza un risultato concreto, eccetto quello della protesta in piazza.

L’ormai solita risposta delle istituzioni, che dai palazzi
perennemente blindati rifiutano di ascoltare chiunque dissenta dal loro parere,
oggi è risultata particolarmente evidente: un enorme assetto di forze dell’ordine ha, infatti,
scortato il centinaio di manifestanti per tutto il tragitto, pronto a soffocare sul nascere
qualsiasi azione che potesse recare disturbo all’amministrazione locale
e al suo sistema repressivo ed intollerante. Inoltre, ciò è pienamente confermato
dalla fredda aggressione, messa in atto dal braccio armato dello stato, ai militanti del Centro Sociale Cantiere,
‘’colpevoli’’ di protestare contro la militarizzazione della scuola: un aspetto scioccante,
che non solo faciliterebbe l’acquisto di armi da fuoco, ma che preparerebbe
giovani reclute alla guerra, facendola apparire divertente e innocua.

La Rete Studenti Milano intende quindi dare al Cantiere piena solidarietà per quanto successo,
e appoggio politico per la campagna che sta portando avanti.
Ora, il prossimo appuntamento è per l’8 ottobre,
in cui tutto il mondo della formazione italiana scenderà in piazza contro
il decreto Gelmini ed il relativo smembramento della scuola pubblica.
Abbiamo, durante l’Onda, dato prova di una larga e decisa unità contro
le vergognose condizioni che, giorno dopo giorno, ci venivano (e vengono tutt’ora) imposte;
adesso, è il momento di rifondare quel movimento, più attivi e decisi di prima,
abbattendo le barriere che ci dividono ed unendo le forze contro un ostacolo comune.
Dobbiamo continuare a lottare per la scuola che vogliamo:
una scuola egualitaria e di qualità; una scuola che non elimini la multiculturalità,
ma che ne faccia un patrimonio per una società basata sull’accettazione reciproca;
una scuola libera dal fascismo, dall’omofobia e da tutti quei rami politici che si fondano
sull’odio verso il diverso o il più debole; una scuola che sia veramente di tutti, e per tutti.
In poche parole, una scuola pubblica.

ABBIAMO INIZIATO PER NON FERMARCI!

RETE STUDENTI MILANO

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