CONTRO TUTTI GLI SGOMBERI E LE PROVOCAZIONI FASCISTE!

Centinaia di persone ieri si sono riversate nelle vie di Pavia, per
esprimere solidarietà ai ragazzi del CSOA Barattolo,
sgomberato il 5 maggio scorso da un ingente corpo di polizia, nel
tentativo di spegnere e sopprimere la voce di chi ha osato levare la
propria voce di fronte alla svendita del territorio, all’affarismo
dilagante, alla speculazione sulla città e su chi la abita.

Il corteo ha voluto ribadire la necessità di spazi sociali e la
forte opposizione alle politiche razziste e populiste dell’asse
pdl-lega. Nei mesi scorsi il sindaco fascista di Pavia aveva fatto
anunci minacciosi sul centro d’aggregazione, che da ormai 12 anni anima
le giornate di centinaia di ragazzi e ragazze di Pavia, con iniziative
con tema della socialità, dell’ambiente, del lavoro manuale ecc.

Non è la prima volta che le giunte fasciste e razziste delle città si
scagliano contro gli spazi e le ralta di alternativa culturale e di
opposizione sociale,
come l’anno scorso, quando quel pagliaccio del nostro amato vice
sindaco di Milano Riccardo De Corato fece sgomberare il Cox 18, storico
centro sociale frequentato dalla realtà antagoniste milanesi. Una serie
di cortei partecipatissimi in difesa del CS Conchetta inondarono
milano, portandone poi alla ri-occupazione.

Il piano che c’e dietro ad ogni sgombero è purtroppo molto chiaro,
ovvero quello di spegnere ogni dissenso e ogni volontà di ribellione
da questo sistema, e allo stesso tempo quello di permettere le
infiltrazioni dei fascisti e razzisti nelle nostre città,
autorizzando raduni di nazi-fascisti mascherati come "tornei di
calcetto per la commemorazione dei camerati caduti". Il risultato che
ne viene fuori è quello di una citta che cade in una spirale di
violenza e paura per le strade, di aggressioni, di pestaggi e di
minacce nei confronti di chi combatte il fascismo, il razzismo e
l’omofobia.
A questo proposito noi della Rete Studenti Milano esprimiamo la piu
completa solidarietà a Luciano Muhlbauer, consigliere regionale di
Rifondazione, vittima di un’intimidazione da parte dei gruppi
nostalgici dell’estrema destra, che si firmano "i camerati".